Nicolas Fonseca, centrocampista del León e figlio dell’ex calciatore Daniel, è stato rapito e derubato in Messico.
Nel mondo del calcio, gli imprevisti fuori dal campo possono talvolta superare in intensità le sfide sul rettangolo di gioco, soprattutto in posti come il Messico. Eventi inattesi possono sconvolgere la routine quotidiana di un atleta, trasformando una giornata ordinaria in un incubo.
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La carriera di Nicolas Fonseca
Nicolas Fonseca, 26 anni, è un centrocampista uruguaiano con una carriera in ascesa. Figlio d’arte, suo padre Daniel Fonseca è stato un attaccante di spicco negli anni ’90, vestendo le maglie di club italiani come Cagliari, Napoli, Roma e Juventus. Nicolas ha mosso i primi passi nel calcio italiano, militando nelle giovanili del Milan e del Novara, per poi trasferirsi in Argentina al River Plate. Nel gennaio 2025, il Club León, squadra della massima divisione messicana, ha investito circa due milioni di euro per assicurarsi le sue prestazioni, offrendogli un contratto triennale con opzione per una quarta stagione.
L’arrivo di Nicolas in Messico era visto come un passo significativo per la sua carriera. Il Club León, noto per la sua competitività nella Liga MX, rappresentava per lui l’opportunità di mettersi in mostra in un campionato esigente e di crescere ulteriormente come professionista. Le prime settimane con la nuova squadra sono state positive, con Nicolas che ha mostrato adattamento e dedizione durante gli allenamenti e le prime partite stagionali.
Il 27 febbraio 2025 sembrava un giorno come tanti per Nicolas. La routine mattutina prevedeva il trasferimento al centro sportivo La Esmeralda per la sessione di allenamento. Alla guida del suo SUV, percorreva la strada León-Lagos, un tragitto ormai familiare. Il sole messicano illuminava la giornata, e nulla lasciava presagire l’incubo che stava per vivere.
L’agguato improvviso in Messico
Improvvisamente, un pick–up si è affiancato al veicolo di Nicolas. Un gruppo di uomini armati ha bloccato la sua auto, costringendolo a fermarsi. In pochi attimi, il calciatore è stato prelevato con forza e trasferito sul mezzo dei malviventi. La rapidità e la precisione dell’azione indicavano una pianificazione dettagliata da parte dei rapitori.
Nicolas è stato condotto in una zona isolata, a circa 25 chilometri dal luogo del rapimento. In quel luogo desolato, i criminali lo hanno derubato di denaro, gioielli e orologi. Nonostante la tensione e la paura, il calciatore non ha subito violenze fisiche. Dopo circa due ore di prigionia, è stato abbandonato in un campo abbandonato, riuscendo così a mettersi in salvo.
Il ritrovamento e il sollievo
La notizia della sua liberazione ha portato un sospiro di sollievo tra familiari, amici e compagni di squadra. Nonostante lo shock, Nicolas ha mostrato grande forza d’animo, scegliendo di tornare subito in campo e partecipare agli allenamenti successivi. Il Club León, pur scosso dall’accaduto, ha espresso pieno supporto al giocatore, lodandone il coraggio e la determinazione.